Un piccolo attico riacquista vita sui tetti del quartiere Lingotto, in una Torino che ancora mostra con fierezza il suo straordinario passato industriale. Tra il cielo e l’industria, la citazione non poteva che essere in Carlo Mollino, l’architetto che più di ogni altro rifiutò la società di massa, la società del boom industriale, per rifugiarsi in un’architettura dove ogni dettaglio fosse privo di compromessi.
Nello stesso modo, ogni elemento del progetto viene cesellato, curato nel colore, nella finitura, nella texture, al fine di costruire un dialogo unico di sorprese, scoperte, luci e ombre, segni che accompagnano lo sguardo dalla conquista domestica, intima, di un luogo dove abitare, alla città tutt’attorno.
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