Montevecchio

Torino (TO), Italia

 

TIPOLOGIA

Energy Retrofit

 

PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI

arch. Marco Luciano

 

DIREZIONE ESECUTIVA

arch. Mattia Priotti

 

PROGETTAZIONE ENERGETICA

ing. Gianni Camperchioli

 

ANNO

2023 – in corso

 

CLIENTE

Privato

 

SUPERFICIE

– 

APE pre intervento

APE post intervento

L’intervento ha come oggetto quello che normalmente si definisce come una casa “moderna” a Torino, a fine dell’Ottocento. Più in particolare al civico 21/8 (ma tutto il tratto compreso tra Via Montevecchio e Via Legnano hanno pari caratteristiche) rappresenta l’occasione di confrontarsi con una tipica abitazioni del ceto medio alto, della borghesia, della classe sociale protagonista di questo secolo. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento inizia ad emergere un nuovo concetto di comfort che guiderà i progetti futuri: i caratteri distributivi delle abitazioni mutano per accogliere le nuove tecnologie e tutto l’isolato in cui è collocato l’edificio è opera dell’Arch. Galleria dell’Industria Subalpina, come venne denominata all’epoca, sperimentando la tipologia tipicamente ottocentesca dell’area commerciale riservata allo svago borghese.

L’Ottocento è un secolo caratterizzato da grandi cambiamenti sia in campo urbanistico che scientifico: le città mutano più velocemente, le distanze si accorciano. Ovviamente le cause sono molteplici e si influenzano a vicenda, dando vita a nuove discipline, nuove tecnologie e a nuove comodità. Ed è così che nella seconda metà del secolo si assiste in quel periodo a una profonda trasformazione del concetto di igiene, le nuove scoperte scientifiche scoprono le cause delle epidemie e offrono soluzioni concrete (si pensi alla politica di ampliamento e ristrutturazione urbana affidate ad Haussmann a Parigi). L’incontro tra igienismo e ingegneria porta quindi alla nascita di una disciplina tutta nuova: l’ingegneria sanitaria. Montevecchio e testimonianza di questo periodo e si presenta nel suo stato originario, con murature portanti e orizzontamenti caratterizzati da volte a botte molto tese. Ambizioso il disegno di facciata che, per certi versi, lascia spazio ad un approccio compositivo quasi lezioso. Interessante la creazione di un cavedio di ventilazione all’interno del fabbricato (in condivisione con altre tre edifici) sul quale sono affacciati gli ambienti di servizio e le ventilazioni del vano scale. Fanno mostra di sé elementi strutturali in ghisa e un complesso sistema di ventilazioni non più in uso.

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo su questo affascinante edificio storico avranno l’obiettivo di preservare e valorizzare l’architettura originale, andandone a migliorare l’efficienza energetica per garantire la sicurezza e il comfort degli occupanti. Nel progetto  abbiamo dedicato particolare cura al restauro dei decori, bugnati e modanature della facciata, con l’idea di andare a ripristinare il loro splendore originale, garantendo una tinteggiatura uniforme e resistente nel tempo sull’intera facciata. Allo stesso modo, gli elementi in ferro, come parapetti e ornamenti, andranno attentamente ripristinati e smaltati, così come tutti gli elementi lapidei che torneranno alla loro bellezza e funzionalità.

Per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il comfort abitativo, il progetto prevede l’installazione di un sistema di isolamento termico sul cavedio interno, sui solai disperdenti e sulla copertura dell’edificio. Anche i vecchi serramenti verranno sostituiti, migliorando l’isolamento termico e acustico del vano scala e contribuendo a ridurre i consumi energetici complessivi dell’edificio. Dal punto di vista degli impianti elettrici e idraulici, garantiremo la conformità agli standard di sicurezza attualmente in vigore. Abbiamo inoltre progettato un sistema di illuminazione esterna che mette in risalto i dettagli architettonici dell’edificio, creando un’atmosfera accogliente e sicura.