Casa Hollywood

Torino (TO), Italia

 

TIPOLOGIA

Interior Design

 

PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI

arch. Roberto Bongiovanni

 

DIREZIONE ESECUTIVA

 

ANNO

2017

 

CLIENTE

Privato

 

SUPERFICIE

220 mq 

Casa Hollywood nasce da un progetto dell’architetto Luciano Pia, il quale su un lotto ospitante un piccolo cinema/teatro popolare costruito nel XIX secolo propone un ampliamento trasformandolo in un nuovo complesso residenziale. Questo è situato al di fuori delle Mura Romane e del centro storico, di fronte ai Giardini Reali e con vista mozzafiato sul centro cittadino, le colline e le Alpi.

Il progetto in questione interessa due unità abitative al suo interno, che vengono accorpate dando vita ad un unico spazio che si sviluppa longitudinalmente. L’appartamento si confronta attivamente con il contesto urbano e con due affacci molto distinti sul palcoscenico della città. Un lato offre una ampia visuale verso la parte più storica e aulica di Torino, l’altro mostra invece una zona poco differenziata nel panorama cittadino, quella del quartiere Aurora.

È proprio dalla gerarchia dei due affacci che emerge il tema della distribuzione degli spazi, consentendo alla zona giorno di essere il punto di vista ideale per osservare Giardini Reali, Duomo e la Mole Antonelliana attraverso imponenti vetrate che accolgono luce e serre bioclimatiche. La chiave di lettura di questo progetto è la connessione tra ambienti interni ed esterni: sono proprio le ampie vetrate a collegare otticamente gli spazi della città accogliendoli negli ambienti della casa. Nella zona giorno, la luce diventa così lo strumento principale per la lettura dello spazio; facciate continue e fasci di luce artificiale che piovono longitudinalmente sottolineano la scelta delle diverse finiture e rendono gli ambienti suggestivi.

Materiali e finiture sono in tinte capaci di offrire contrasti interessanti: acciaio con curvature naturali e morbide, vive, muovono lo spazio esterno che sembra come in un acquario, come a sottolineare quello che si configura come un abbraccio di luce e verde. La cucina ad isola, lunga 4 metri, viene realizzata proprio in acciaio inox, un materiale riflettente che la smaterializza e la rende in grado di integrarsi all’interno dell’ambiente. Il soffitto caratterizzato dalla struttura in calcestruzzo armato a vista presente in una delle due unità viene preservato ed integrato nel progetto: l’uso di superfici a specchio basse e appena sotto al soffitto permette una percezione dello spazio amplificata.

L’accorpamento di due unità abitative ha portato a definire la pianta come una successione di spazi che si compenetrano gli uni con gli altri, collegando gli ambienti in una lunga visuale ininterrotta sull’asse longitudinale. Per fare questo si è dovuto aprire un varco nel setto di calcestruzzo che divideva le due abitazioni, un’operazione che ha richiesto più giorni di lavoro. Il varco è stato successivamente rifinito ed evidenziato con una lama di corten continua. L’arredamento è stato realizzato su misura: con mobili della cucina e della camera da letto in finitura laccata.

La zona notte si posiziona dalla parte opposta della manica, con le avveniristiche finestre multiformi dettate dal motivo di facciata rivestito in lamiera volute da Luciano Pia e si pone in una dimensione più raccolta rispetto alla zona giorno, anche se ugualmente affascinante. Qui, le tinte e i materiali naturali concedono uno spazio gradevole e caldo. La doccia che entra in camera da letto è collocata nella punta dell’edificio. La doccia ha accanto una vetrata che permette di osservare direttamente la Mole.